Non ti saluterò più alle sei del mattino con lo sfondo del Castello. Quella era la tua ora dove iniziava la tua giornata.Da molto tempo avevi lasciato il lavoro e mancavi tantissimo. Che brutto scherzo che hai fatto a tutti noi monnezzari e a tutti gli ischiapontesi. Oi Pe’ ma come ti è venuto. Grande lavoratore, collega esemplare, amico di tutti. Tifoso di quell’ Ischia che fece sognare tutti in serie C1. Ciao Peppe, non doveva finire così ma davanti a nostro Signore bisogna solo affidarsi a lui. Dio ha altri progetti per te. Rimarremo monchi perché abbiamo perso un vero amico. A nome di tutti i dipendenti della Ischia Servizi, personalmente e dalla redazione di Ultimora Online, ci uniamo al dolore della famiglia Terzuoli per la dipartita del caro Giovan  Giuseppe.

M.d’A

Una famiglia particolare. Un modo di vivere molto Naif. Colori lucenti su una tavola bianca. I fratelli Ielasi oggi piangono la scomparsa del pilastro della famiglia, Roberto. Decano degli ortopedici isolani, amante del mare e della pesca ma soprattutto un uomo che non si è mai risparmiato. La ferita che porto sul piede sinistro è un ricordo indelebile della sua mano. Caro Roberto, Ischia si unisce in un unico abbraccio, molti ricordi affioreranno alla mente dei piu’ grandi ma anche i giovani hanno imparato a conoscerti e amarti. Ciao Roberto! La redazione di Ultimora Online è vicina alla famiglia Ielasi.

Emilio Borrelli, deputato della Repubblica ha scoperto l’acqua calda. “La Medmar è lo schifo degli armatori del Golfo”. Lo ha detto il deputato napoletano che chiamato dai cittadini ha constatato di persona come la Medmar fa viaggiare i turisti. Il video riguarda il viaggio da Pozzuoli a Ischia del natante della compagnia Medmar, Agata.

Era giovedì, poco dopo pranzo, un caldo della madonna, tutti direzione Maronti, quando all’altezza del Conad oggi, Varchetta a quel tempo,  l’impatto. Enzuc u turres e Mario u fraules, immobili sull’asfalto. Era il 18 luglio del 1991. Morirono entrambi. La macchina aveva invaso la carreggiata dove con la moto i due salivano in  direzione Maronti. Enzo ebbe un momento di lucidita’,  si alzo’ e disse:” vedete Mario come sta, poi cadde a terra e li rimase.” Un incidente mostruoso che scosse tutti noi giovani ventenni. Erano amici per la pelle e anche nella morte sono rimasti uniti. Enzuc e Mario, chissa’ oggi come sarebbero, sempre insieme?

Perchè  Tony e no gli altri del Global? Elio Cesari nasce a Milano nel lontano 1938, inizia la sua carriera insieme all’amico Adriano Celentano negli anni 50′. “Quando, quando, quano” è la canzone che lo ha lanciato nel panoramam discografico italiano. La sua fortuna si chiama U.S.A dove da produttore discografico ha lanciato diversi cantanti famosi come : Lionel Richie, Julio Iglesias,  Diana Ross, Nikka Costa. Ha lasciato l’Italia in pieno boom economico per una meta incerta ma alla fine ha vinto lui. Ospite fisso del Global featival di Pascal Vicedomini, incarna il padre di tutti i nuovi talenti che oggi cavalcano l’onda del successo. Oggi a 86 anni continua ad essere un faro per chi inizia la carriera di cantante. La sua esperienza non è paragonabile a nessun altro artista o produttore discografico. Tony è Tony ma Elio e’  quello che ce l’ha fatta veramente.

Ridatemi i miei anni felici dove la vita era tutt’altra cosa. Ridatemi il Ciao, il Si, il Gilera. Ridatemi la musicassetta. Quante notti a registrare. Ridatemi il walkman. Ridatemi Pino Daniele e il concerto allo stadio Rispoli. Ridate Baglioni, Pupo e Cocciante, colonna sonora delle feste in casa. Ridatemi l’Ischia calcio in C1. Ridatemi le mie estati al mare con il pallone sulla spiaggia libera. Ridateli il Valentino, il Castillo d’Aragona e il motoscafo che con il megafono  annunciava le serate del by nigth. Ridatemi Luciano Bondavalli il Re della vita notturna.

Ieri, l’articolo dal titolo :”Gia’ si pensa al futuro sindaco” ha avuto un sacco di visualizzazioni e commenti. Uno di questi a firma Giulio Iasolino (probabilmente un account fasullo ma con dietro un astuto osservatore) chiedeva se Antonio e Rino erano sulla stessa lunghezza d’onda del pezzo. Parlava di Antonio Buono, assessore al comune d’Ischia e Rino Pilato sindacalista. Noi glielo abbiamo chiesto ad entrambi e la risposta è stata unisona, eccola:” Siamo persone serie, facciamo politica da molto tempo e abbiamo sempre mantenuto gli impegni, qualche volta rimettendoci anche. Oggi il nostro sindaco si chiama Enzo Ferrandino e noi rimaniamo fedeli ad un impegno preso con i cittadini. Domani se il nome cambiera’, vedremo,  perche è vero che del “doman non v’è certezza” ma la nostra oggi si chiama Enzo Ferrandino.” Credo che l’amico Giulio sia stato abbondantemente accontentato.

Si organizzano. Si parlano. Scrivono. I trombati politici del comune d’Ischia, cercano un riscatto che li rimetta in gioco. Sanno che tra pochi mesi arrivera’ la scadenza naturale di Enzo Ferrandino e vogliono sapere gia’ il da farsi. I giovani si affidano ai social per denunciare e criminalizzare l’amministrazione. I vecchi volponi stanno dietro e vogliono tirare i fili per dirigere di qua’ e di la’ i burattini. Enzo sembra non dare troppa importanza alle voci di paese, rimane incollato alla sedia senza batter ciglio.Si parla di un prossimo candidato a sindaco d’Ischia, femmina, visto il grande successo politico che le donne stanno  avendo nel nostro paese. Ischia pero’ ha bisogno di un vero condottiere che serri le fila e riordini i ranghi. Un uomo deciso, fermo, di azione. Anche se è troppo presto, le acque iniziano ad agitarsi per poi scaturire le onde perfette. Staremo a vedere, la strada è ancora lunga ma piu’ vicina di prima.