
Ore una di una tiepida notte ischitana: il Procuratore Gratteri accetta di rispondere alle mie domande.In un Paese (come il nostro) che ha bisogno di eroi, quando un magistrato diviene un simbolo, la sua funzione – piaccia o non piaccia – da giudicante diviene educativa: “limitarsi” a svolgere bene il proprio compito non è più sufficiente, da uomo-simbolo bisogna assumere la funzione (e vestirne i panni) del Maestro. È dal magistrato-simbolo che prende forma la visione etica che il cittadino si forma sul ruolo di tutta la magistratura.