Gaetano Colella risponde a Mizar


E’ del tutto naturale che su un problema dell’importanza dello smaltimento dei rifiuti organici di una comunità si innestino discussioni e proposte e che ciascuno voglia contribuire, nell’ambito delle proprie esperienze o conoscenze, ad arricchire doverosamente il dibattito.Regola essenziale è che tutto debba svolgersi con civile dialettica, anche considerando il grado di maturità di un confronto politico-amministrativo tra addetti ai lavori, da anni sulla breccia.In questo contesto si innesta una sconcertante lettera aperta inviata da certo Mizar (unico esponente maschile della categoria prettamente femminile delle “SANSALE” nel comune di Ischia. Le SANSALE sono quelle donne, rispettabilissime che si affannano alla scaletta degli aliscafi per “acchiappare” qualche capo famiglia di Napoli venuto ad Ischia per fittarsi una casa nei mesi estivi. Queste fanno il modestissimo mestiere di procurare clienti ai proprietari di case ischitane che il sottoscritto insieme ad altri sindaci isolani hanno fatto costruire abusivamente e che senza le stesse, questo Mizar, non sapendo fare altro, nemmeno questo lavoro avrebbe trovato sull’isola, sottraendolo per anni, senza un briciolo di dignità, a tante donne che lo praticano da una vita) al Sindaco di Forio Francesco Del Deo, tramite “il Dispari”.In tale missiva il Mizar ‘implora’ il Sindaco di privilegiare un progetto di operatori israeliani, che il medesimo Mizar sponsorizza, dichiarando ‘per l’amor di Dio’ di prendere le distanze da qualsivoglia altro, in specie quello proposto da ‘un ignorante e sconsiderato politico’ (Gaetano Colella), che dopo ‘tanti danni amministrativi vorrebbe anche fare lo ‘scienziato della munnezza’. Fermo restando che la competenza nel settore sia prerogativa esclusiva dello stesso Mizar (di mestiere SANSALA).La lettera si commenta da sola e non entrerò in una polemica assurda e nient’affatto costruttiva, che, peraltro, si articola nello stile aggressivo e volgare ripeto, delle SANSALE (è il termine dialettale) tipiche di quelle che si azzuffano alle scalette degli aliscafi, per procurarsi un cliente.Ho affrontato il problema con umiltà e con sincero spirito collaborativo, limitandomi a brevi consigli e precisazioni, ispirato dall’amore per il mio paese e da decenni di esperienza amministrativa e professionale, che non mi è stata certamente regalata da nessuno, se non dal mio personale impegno e dal consenso elettorale, che non mi è mai mancato, anche nelle occasioni meno felici, e di cui immeritatamente ho sempre fruito. Preciso, tentando di far capire a questo Mizar, che l’impianto sottoposto alla valutazione della politica isolana dal sottoscritto segue un processo che è quello in AUTOCLAVE + “P2P”, una tecnologia questa che non brucia i rifiuti per cui non c’è inquinamento esterno (si dice a inquinamento 0). Concludo con un consiglio finale indirizzato alla SANSALA – Mizar: Caro Giovan Giuseppe Mauro Sorrentino Mazzella poiché dalla mattina alla sera non hai niente da fare in quanto non sei riuscito mai a darti un lavoro vero nella tua vita, e passi le giornate solo a passeggiare stancamente e passivamente sul porto di Ischia, ti consiglio di fare un po’ di YOGA, così ti liberi il cervello e lo puoi impegnare per cose vere e concrete, trovandoti un impegno da vero uomo. Con questo ti assicuro di ignorarti a vita non avendo più tempo prezioso da perdere con tipi come te che ripeto nella società non hanno saputo dare alcun segno di presenza. Con molti cordiali saluti

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