Ischia gli ortaggi al veleno non ci appartengono


Le ultime scoperte sui terreni di Caivano coltivati su una bomba tossica senza precedenti (qualcuno parla della nostra chernobyl) hanno atterrito tutti. La rabbia nei confronti di chi aveva giudicato troppo superficialmente il nostro grido d’allarme e’ il sentimento piu’ innocuo che si possa nutrire. Affermazioni come: “i campani mangiano male, fumano troppo e fanno poco sport” per spiegare l’altissima percentuale dei tumori che ci stanno ammazzando, adesso, di fronte a questa ennesima prova concreta suonano come una sentenza di morte. Ma non e’ piu’ tempo di polemiche, chiacchiere e rivalse. Adesso, per piacere fate presto, diteci come  possiamo difenderci quando andiamo a fare la spesa. Ad Ischia, il fenomeno potrebbe essere meno invasivo di altre realtà. Molti cittadini, coltivano verdure e frutta nell’orto di casa. Qui sull’isola, c’è la cultura di mangiare prodotti coltivati in proprio. Non tutti lo fanno è vero. La maggior parte però, ha un orticello da coltivare. Il timore di contrarre qualche malattia è più rivolto verso la radioattività che nel sottosuolo si annida. Gli isolani, rispetto al resto della popolazione campana, vivono nel “ventre della vacca”.  Anche dal punto di vista alimentare siamo pi fortunati di altri. Ad Ischia si muore ancora di vecchiaia!

 

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