Di fronte la pensione Villa Angelina, nella curva un motorino che marciava in direzoione Casamicciola,  ha perso all’improvviso la benzina dal serbatoio. Traffico bloccato, per la messa in sicurezza della strada. La polizia, coadiuvata dai poliziotti in motocicletta, ha diretto le operazioni di viabilità della strada, mentre il soccorso ACI ha provveduto a ripulire l’asfalto. Il traffico è rimasto bloccato per 15 minuti,  anche i ragazzi che uscivano dalla scuola media superiore Mattei di Casamicciola, si sono trovati imbottigliati nella lunga fila d’auto.

Erano le 6.30 di stamattina, quando un grosso autobus mentre cercava di uscire a retromarcia dallo stazionamento del porto d’Ischia, ha urtato il muretto -panchina.Il pullman si stava recando al deposito in via Michele Mazzella ed era vuoto.

 Sara Mattera – Viaggiare in autobus ad Ischia sta diventando sempre più complicato.  Che l’Eav  bus fosse una società in fallimento  ce ne eravamo accorti già da un po’, soprattutto dopo un’ estate passata all’insegna di autobus sempre in ritardo,corse saltate, turisti e non solo scontenti della situazione e autisti altrettanto frustrati del fatto di non percepire alcuno stipendio da mesi. Eppure a rendere la situazione  sgradevole non è  soltanto il malfunzionamento della società dei trasporti pubblici, ma anche chi, per qualche motivo non ancora del tutto chiaro, ha deciso di complicare ulteriormente  la vita di noi passeggeri progettando nuovi percorsi di circolazione.

In assemblea permanente i lavoratori del Cdr di Giugliano. Per capirci  l’impianto che produce le eco balle. L’impianto di Giugliano è stato costruito per trattare 451.500 tonnellate di rifiuti urbani all’anno. Ma purtroppo questo impianto, come del resto anche gli altri sei impianti campani, non ha praticamente mai prodotto CDR a norma di legge e che quindi potesse essere usato come combustibile in inceneritori o altri impianti industriali.

Oramai via Borbonica è una discarica a cielo aperto ci sono rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, non ultimi i ritrovamenti di rifiuti speciali pericolosi come l’amianto.

Il rischio di morte prematura a causa del fumo è molto più grave di quanto ritenuto finora. E lo è sia per i fumatori “pesanti” sia per quelli “leggeri” (10 sigarette al giorno). Una ricerca dell’Università Nazionale Australiana, che ha seguito per 4 anni 200mila persone sopra i 45 anni, ha infatti concluso che due terzi dei decessi di fumatori attivi sono attribuibili al fumo, mentre la proporzione citata a livello internazionale è circa del 50%.”