San Giovanni e i coltelli a mare…


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Don Giuseppe Iacono – Il 24 giugno 1544, Ariadeno Barbarossa (Kiair Eddin o Kai reddin), nativo dell’isola di Lesbo e Governatore di Tunisi, con un’ingente flotta, equipaggiata con circa 14.000 uomini, fece una tale strage che Forio rimase per molto tempo spopolata, Barbarossa arrivò il 22 giugno nascondendo le navi dietro l’isola di Ventotene, in attesa della notte fonda. Poi si avvicinò silenziosamente all’isola d’Ischia radunando le circa 150 barche davanti alla Scannella (Panza). Gli aggressori sbarcarono contemporaneamente in più punti: sulla spiaggia di Citara, su quella dei Maronti ed in altri punti intermedi, sorprendendo gli sfortunati ischitani nel sonno. Fu una delle più orrende stragi avvenute sull’isola. E’ stato calcolato che furono presi prigionieri tra le 2500 e le 4000 persone che furono poi vendute nei mercati del Nord Africa. E’ da rilevare che per il problema di vaste dimensioni che colpi l’intero meridione furono costituiti due ordini religiosi per il riscatto degli schiavi i Trinitari ed i Mercedari.Da quel giorno il 24 giugno a Forio si raccomanda di non andare a fare il bagno, perchè “ce stanne ‘e curtielle a mmare!”

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