Il baratro della chiesa isolana…


sua-eccellenza-il-vescovo-di-pozzuoli-gennaro-pascarella

Cesare Baronio – Da poco più di una settimana abbiamo accolto la notizia della nomina del nuovo Vescovo, dopo la “promozione” del vescovo Lagnese alla sede di Caserta, e già molti si interrogano su cosa ne sarà della diocesi di Ischia. Il progetto di Lagnese e dei suoi più stretti collaboratori era di fare pulizia nel clero, riportare disciplina e di accendere la fiamma del focolare. Obiettivi raggiunti? Credo proprio di no! L’immoralità nel clero, a parte qualche eccezione, regna sovrana; come sovrana è l’anarchia. Riguardo poi la fiamma focolarina, c’è da rilevare che, l’opera non è riuscita poiché mancava la stoffa nei preti dello stesso movimento fondato da Chiara Lubic, ma in compenso hanno avuto il merito di distruggere due preti, due seminaristi e due diritti di patronato, con la regia dell’ex vicario Iovine. Questo è ciò che circola all’interno dello stesso ambiente clericale! Poi ci sono i lavori al palazzo del seminario costati più di un milione di euro, con l’attribuzione degli appalti agli amici e agli amici degli amici. Ma passiamo ad altro argomento. Come si è giunti a mettere Ischia e Pozzuoli insieme nella persona del Vescovo di Pozzuoli? Mons. Lagnese ha sempre sbandierato che Ischia avrebbe consorvato la sua autonomia e che Lui in persona si sarebbe adoperato per questo, ma evidentemente con la perdita del potente Becciu, Cardinale focolarino caduto in disgrazia per i noti fatti dell’obolo di San Pietro, l’entratura è venuta a mancare e quindi anche il potere decisionale.È anche noto che Papa Francesco è orientato a eliminare le diocesi piccole e a unirle. Mons. Pascarella è il nuovo Vescovo e da Lui ci si attende, anche se nel breve tempo del suo mandato, un ritorno all’unità, a un clima non più da guerrafondai di nota tradizione “Agostiniana” e a un ritorno alla serietà della fede nel rispetto della tradizione, ciò della Parola di Dio, e delle tradizioni locali molto calpestate in questi ultimi otto anni. A Mons. Pascarella auguriamo di saper discerne nella scelta dei suoi collaboratori e un proficuo e Santo ministero tra noi per portare molte anime a Cristo, dopo il terremoto spirituale prodotto dal Suo predecessore. Auguri Eccellenza!

 

ULTIMORA ONLINE
Questo sito non è un prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità.
Norme sulla privacy