La farmacia che c’è ma non c’è…


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Ore 13 di una normle domenica isolana di pandemia. Una signora già gravemente provata da una condizione di degenza ha bisogno di un medicinale urgente per abbassare la pressione sanguigna. Il fratello, abbandona la tavola imbadita e si precipita alla ricerca della farmacia di turno. Ischia ponte è quella segnata per oggi. Dopo alcuni minuti di attesa e molteplici suonate di camapanello, nessuno risponde. Tutto tace. Armato di santa pazienza, il buon uomo si reca alla farmacia al porto dove anche se non di turno la dottoressa Cacciapuoti apre e consegna il farmaco. Tutto bene quel che finisce bene. Non sarebbe utile che l’Asl controllasse di più il lavoro delle farmacie di turno? Certo ognuno a diritto al proprio riposo ma quando un’emergenza si propone all’improvviso, il dovere dovrebbe chiamare e richiamare! Si può salvare una vita con un semplice gesto. Ma questa è un’altra storia.

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