Bucarest, il comunismo e una full immersion negli anni 0ttanta…


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Appena un’ora e mezza di volo e t’immergi negli anni ottanta. Questa l’impressione che mi ha dato Bucarest, capitale della Romania. Da Napoli, tre volte la settimana, Wizzair, compagnia aerea Unghrese, famosa per i suoi Airbus color viola, collega Capodichino a Henri Conada Otopeni aereoportul international. Un’ora avanti rispetto all’Italia, molto freddo e il Lei, moneta ufficiale( al cambio con un euro ti offrono 4,5 Lei), caratterizzano la città dell’ex dittatore Ceausescu. La vita è meno cara dell’Italia, circa il 40 per cento ma gli stipendi sono di appena 300 euro mensili. Tutto equiparato in una terra piena di sofferenza e con tanta voglia di Europa.La chiamano la città di pietra per i suoi immensi monumenti ed il Parlamento, seconda costruzione al mondo più imponente dopo il Pentagono. La sua altezza in alcuni punti, raggiunge gli ottanta metri. Con appena 700/800 euro una famiglia di quattro persone può trascorrere tranquillamente 5 giorni in pieno relax, tutto compreso. Ristoranti, escursioni e vita notturna sono le principali attrazioni. Il castello di Dracula e Brasov, le gite da non perdere nella Transilvania. Perchè Bucarest? Perchè dopo Budapest e Praga è una delle mete dell’est europa da visitare. Pensate per un solo istante ritrovarvi nella piazza della rivoluzione del 1989, un’emozione unica. Vedere le lapidi di quei giovani rumeni che hanno pagato con la vita la propria libertà, immaginando le grida di dolore e l’atmosfera che avvolse quei giorni, un’esperienza unica,  questa è storia.La Romania non è solo zingari, comunismo e leggende. img_20161122_122015img_20161122_164830C’è una forte voglia  di riscatto che per il momento le duri leggi dell’Europa non fanno emergere questo popolo, martoriato e costretto per decenni alla tirannia.  In fondo gli abitanti di Bucarest sono un popolo gioioso come spiega anche l’etimologia del nome visto che bucura significa essere contenti. L’accentrarsi di molti europei nella capitale rumena in questi anni ha dato una netta spinta in avanti nella globalizzazione della romania. Meno turistica di Budapest e Praga, Bucarest emana comunque il suo fascino di capitale europea dell’est. Ho trovato persone cordiali e soprattutto ricche di orgoglio anche se segnati da una vita non agiata. Bisognerebbe dare a questo paese la sua occasione di europeicità. Pensate che imparano la nostra lingua attraverso i canali di Mediaset e Rai, pur non essendo mai stati in Italia che definiscono come loro seconda patria. Questa è Bucarest o almeno quello che ho potuto percepire da questa città. Il viaggio,fatto con i propri figli, arricchisce il concetto di famiglia e ti fa toccare con mano quello che hai studiato sui libri o visto in tv. Andare per credere!

M.d’A.

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