Cinque alberi al posto del Leccio


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Gennaro Savio – L’abbattimento del leccio secolare di Casalauro, nei decenni assurto di diritto a simbolo di un intero quartiere, darà la possibilità al Comune di Ischia di piantare cinque nuovi alberi. A deciderlo sono stati i residenti di via Antonio De Luca che per oltre un anno hanno chiesto lumi sullo stato di salute del grosso albero che è stato rimosso a seguito di una perizia statica che purtroppo ne ha decretato la pericolosità per la pubblica incolumità. Hanno messo nero su bianco e hanno scritto al sindaco Giosi Ferrandino a cui offrono quattro alberi di Carrubo e un albero di Pino Alepensis. Gli alberi di Carrubo, che in età adulta diventano di medio fusto formando nel tempo un’ampia chioma verdeggiante e secondo gli esperti senza creare dissesto stradale col crescere delle radici, a Ischia sono stati già piantati lungo molte strade. Uno degli alberi che saranno offerti dai cittadini, dovrà essere piantumato al posto del leccio abbattuto, proprio all’ingresso del Quartiere di Casalauro. Se consideriamo che in genere per ogni albero abbattuto se ne pianta solo uno in sostituzione e che invece l’abbattimento del leccio vistosamente inclinato consentirà la nascita di nuovi cinque alberi nel Comune capoluogo dell’isola Verde, possiamo ben dire che il sacrificio del pericoloso leccio ischiapontese oltre ad essere servito a garantire la difesa della pubblica incolumità, servirà anche ad incrementare il patrimonio arboreo della nostra cittadina e questo grazie alla volontà dei cittadini. Un gesto più unico che raro il quale dimostra quanto elevato sia l’amore e il rispetto per il verde pubblico di questi nostri concittadini. “Diamo dimostrazione di essere dei  cittadini modello  ed ancor più di essere da esempio per i nostri figli per i quali dobbiamo essere un punto di riferimento noi, così come le Istituzioni”, ci ha dichiarato Ennio Anastasio, uno dei promotori della petizione con cui centinaia di cittadini avevano chiesto la perizia statica del leccio. Personalmente ritengo che da parte mia sia stato un dovere civico dare voce alle centinaia di cittadini i quali, preoccupati per l’incolumità di tutti, chiedevano lumi sul possente albero inclinato a cui tre anni fa erano state recise anche le radici a seguito dei lavori pubblici che interessarono proprio via Antonio De Luca. Peccato che alcuni ambientalisti occasionali che si sono tanto sbracciati affinchè non venisse rimosso il leccio risultato poi pericoloso per  pedoni e automobilisti, negli anni non abbiano proferito parola su tante battaglie ambientaliste che personalmente, assieme al Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, abbiamo condotto sull’isola d’Ischia come quella circa la mattanza di lecci che nelle settimane scorse si è consumata a Forio all’interno del parco della villa “La Colombaia” di Luchino Visconti, un polmone verde di inestimabile valore ambientale. Una strage di alberi per cui Domenico Savio ha anche presentato un dettagliato esposto alla Magistratura e alla Sopraintendenza ai Beni Ambientali. Avere uno spirito ambientalista e battersi per preservare il nostro patrimonio ambientale difendendo dall’abbattimento indiscriminato e criminale alberi secolari, non può e non deve farci distogliere l’attenzione da una priorità assoluta: quella di difendere la sicurezza dei  cittadini. Ed è quello che è stato fatto in questi anni a Casalauro. L’augurio, naturalmente, è che ora il Comune accetti i cinque alberi offerti dai cittadini affinché possano essere al più presto piantati lungo le nostre strade.

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