Casamicciola: mentre si curano le palme vengono licenziati i lavoratori


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Gennaro Savio – A pochi giorni di distanza dai nostri servizi giornalistici di denuncia, finalmente in piazza Bagni sono giunti gli operai di “Marina di Casamicciola” per curare le palme attaccate dal punteruolo rosso. Un intervento tardivo quello del Comune di Casamicciola teso a salvare il salvabile visto che già una palma su tre è seccata e un’altra sembra avere i giorni contati. Intanto gli ultimi otto lavoratori di “Marina di Casamicciola”, società messa in liquidazione nei mesi scorsi, sono in procinto di essere licenziati così come già avvenuto per altri loro otto colleghi. Un dramma umano e sociale che si consuma tra l’indifferenza dell’intera classe politica casamicciolese di centro, centrodestra e centrosinistra politicamente responsabile della sorte di questi lavoratori. A Casamicciola Terme le palme di piazza Bagni sono state quasi del tutto sterminate dal punteruolo rosso, un insetto che può essere considerato un vero e proprio escavatore con le zampe che nella storica piazza casamicciolese ha letteralmente  devastato il tronco di piante decennali.  E la devastazione di queste palme piantate circa  settant’anni fa, è avvenuto tra la vergognosa indifferenza delle istituzioni deputate alla loro cura e alla loro tutela. Istituzioni che si sono decise ad intervenire solo dopo che i componenti del comitato dei “Ragazzi di Piazza Bagni” hanno alzato la voce e nei giorni scorsi, attraverso i nostri servizi giornalistici, hanno chiesto con forza che le loro palme venissero curate. E così, dopo polemiche e proteste, nella storica piazza casamicciolese sono intervenuti i dipendenti di “Marina di Casamicciola”. Si cerca di salvare il salvabile perché già una palma su tre è seccata e un’altra sembra avere i giorni contati. Alla fine se tutto andrà bene, oltre a quelle più giovani, è probabile  che delle palme piantate settant’anni fa, se ne salverà solo una. Intanto all’ombra delle palme moribonde, si consuma un dramma di  carattere umano. Gli ultimi otto lavoratori di “Marina di Casamicciola”, società messa in liquidazione nei mesi scorsi, sono in procinto di essere licenziati così come già avvenuto per altri loro otto colleghi. Un dramma umano e sociale che si verifica tra l’indifferenza dell’intera classe politica casamicciolese di centro, centrodestra e centrosinistra oggi impegnata in una spietata lotta tra “bande” in cerca di poltrone e potere da aggiudicasi con le elezioni amministrative previste per la prossima primavera. E in questi casi si sa, che è dietro l’angolo il rischio di strumentalizzazioni elettorali per questi lavoratori letteralmente terrorizzati dall’idea di poter perdere il posto di lavoro in un periodo di forte crisi economica in cui,  se si ha lo stipendio, a stento si giunge alla metà del mese. Figuriamoci se ci si ritrova disoccupati da un giorno all’altro.

 

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