Ciro il grande…


Il direttore tecnico di Ischi Ambiente Ciro Cenatiempo

E’ entrato dalla porta principale, chiudendo il portone e rimanendo il padrone. La storia di Ciro Cenatiempo, si racchiude in queste poche righe. Il direttore, oggi occupa il posto di maggior prestigio della partecipata monnezzara. Dopo aver vinto la causa di lavoro, comanda tutto e tutti. Le  smisurate decisioni sono sulla bocca di tutti. Ultima in ordine di tempo, l’aiuola tomba della mandra. Ha litigato anche con il sorvegliante, relegandolo in un angolino a meditare. Non teme più pressioni politiche, ha rotto i contatti anche con il sindaco Ferrandino. Un carattere arrogante, presuntuoso, tracotante. Perfino alcuni parenti stretti non lo digeriscono più.

A peggiorare la situazione del direttore, soprannominato “Brunetta”, dai lavoratori d‘Ischia Ambiente, è il servizio di raccolta che non funziona. Il continuo scontro con i dipendenti, rovina la quotidianità lavorativa delle maestranze. Nessuno lo sopporto. Perfino i cittadini lo hanno preso in antipatia per i suoi modi bruschi di rivolgersi. E’ diventato ricco. Da architetto a general manager, il passo è stato breve, grazie alla politica. La sua vita è decollata in modo esponenziale. Barca, auto, motorini, viaggi. Ciro Cenatiempo gode. Un altro “deus ex machina” creato da Giosi. Importato da Casamicciola a Ischia. Il popolo è lamentoso, la raccolta non funziona. Ciro, è l’unico responsabile ma fa spallucce. Si fortifica dietro la figura del presidente del consiglio. Gianluca Trani. E’ l’unico politico che frequenta ed ascolta. Il resto è terra bruciata. Adesso, il sindaco Ferrandino ha predisposto il ricorso contro la sentenza del posto fisso. Staremo a vedere. Una cosa è certa, se arriva il privato, Ciro da grande diventerà piccolo, picccolo!

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