Il sacrifico di Alfredino….


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Io, mia madre e Alfredino. Era la notte del 13 giugno 1981. Incollati al televisore nella speranza di un lieto fine. Lacrime, speranza, paura. Un bambino di Vermicino chiedeva solo di essere salvato.  La diretta piu’ lunga della Rai fino a quel giorno. Il coraggio del Sardo Michele, la fiducia riposta in Pastorelli, comandante dei vigili del fuoco di Roma  e il tentativo fallito dello speologo Donato Caruso che mise fine alla tragedia. Avevo 13 anni ma ricordo ogni istante di quei tragici 3 giorni. La speranza degli italiani fu alta, quasi come la vittoria dell’anno successivo al mondiale in Spagna. Questa volta pero’, non ci fu nessuna coppa da alzare in trionfo. Alfredino vive in noi, nei nostri cuori, nei ricordi di chi c’era e nei sogni di chi lo vede tutte le notti. Dopo quella tragica, scioccante e negativa esperienza, nacque la protezione civile. Si dice che mamma Franca e Sandro Pertini, l’allora Presidente della Repubblica, chiusi nella macchina presidenziale, diedero vita al disegno di legge della protezione civile. Dopo 11 anni, e innumerevoli battaglie nacque, quella che oggi tutela e salva ogni cittadino italiano coinvolto in catastrofi naturali. Grazie Alfredino!

M.d’A.

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