Eccentrico, fuori dagli schemi, un marziano per gli altri comuni mortali. Cristian era Cristian e nessuno poteva cambiarlo. Un amante della natura, appassionato delle motocliclette. Un figlio che Ischia oggi piange a 16 anni dalla scomparsa. Siamo stati artefici, insieme, di un cambiamento generazionale. All’epoca per Ischia era un altro pianeta vedere giovani che si dedicavano ad altro, invece di aiutare i padri nei campi o trovare un lavoro d’estate.  Senza telefonini, senza internet ma pieni di vitalità, inventiva e anche un pò di trasgressione, quanto basta. Ciao Crisitan rimarrai sempre nei nostri cuori. Il nipote, Roberto appena 16 anni, ha scritto un bellissimo ricordo su facebook, ecco il post:“Sono passati quindici anni. Le cose vanno avanti ma secondo il parere di altri qui non è più la stessa cosa. Rimpiango di non aver avuto la fortuna cosa che invece altri hanno avuto di poterti frequentare,di poter ammirare il tuo lavoro che svolgevi con tanta passione,di vedere l amore che mostravi per il mare…che insieme eravate una cosa sola. Ti immagino vederti in giro con la tua barca insieme al grande Francesco ad ascoltare il silenzio del mare,a scandagliare fondali,a cercare le secche,i relitti,le anfore e forse la tua anima. Sei tornato dal tuo mare,immobile,freddo,come il calmo mare profondo,abbiamo pianto e lo facciamo ancora…ci hai lasciati da soli. Ora desidero ringraziarti…di avermi trasmesso tramite mio padre l’amore e la passione per il mare che ho appreso quando ero ancora un bambino.”