Ronconi il ricordo di Salvatore su facebook


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Per me Ronconi è la televisione.Ero poco più di un bambino e tutti quei cavalieri che si muovevano per i saloni, si inabissavano nei sotterranei, attraversavano gallerie piene d’acqua, m’incantavano. Non capivo un’acca di quello che dicevano, soprattutto non capivo perché parlassero così, staccando le parole, e sospirando a ogni frase. Ma l’Orlando era tra quelle cose, che la televisione italiana era fiera di “trasmettere”. A un bambino che a teatro non poteva andarci, quel saliscendi continuo di armigeri suggeriva l’idea che un giorno egli sarebbe cresciuto e avrebbe compreso il senso di ciò che vedeva. Il teatro di Ronconi in televisione metteva su una gran voglia di vivere, di crescere. Ricordo una messinscena dell’Orestea, con mogli che uccidevano mariti, figli che uccidevano madri, una sequela di delitti efferati raccontati con impassibilità e cipiglio, su per montacarichi e macchine sceniche, che somigliavano ad astronavi. L’ho ripescata da poco su youtube, l’ho rivista tutta, mi è sembrata superata: sono cresciuto? Forse sono invecchiato, anche l’Italia lo è.

Salvatore Ronga

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