Il Presidente che vorrei…


Pepe_Mujica

In cinque anni José Mujica ha trasformato l’Uruguay, ma non il suo stile di vita modesto. Questo mese, però, l’uomo che si fa chiamare da tutti “Pepe” conclude la sua avventura alla guida del suo Paese, che gli vieta di ricandidarsi, perché è vietato farlo per due mandati consecutivi.Eletto nel 2009, ora ha in programma di rimanere un senatore dopo le elezioni presidenziali del 30 novembre, quando si prevede verrà sostituito dal candidato Vazquez. Ma non c’è traccia di amarezza nell’aria che circonda la piccola azienda agricola in cui vive, a 20 minuti da Montevideo.Mujica, infatti, aveva rifiutato di trasferirsi nella lussuosa residenza presidenziale, oltre ad aver devoluto il 90% del suo compenso, ovvero 12.000 euro al mese, ad associazioni caritatevoli. Ha preferito restare a ‘Rincón del Cerro’, tra vecchi barattoli di vernice trasformati in vasi da fiore, lo scodinzolio di Manuela, il suo fedele meticcio nero tripode, e i lavori dell’orto.Ma tutta questa frugalità passa in secondo piano quando si parla della incredibile trasformazione economica e culturale che l’Uruguay ha compiuto sotto la sua guida.”Abbiamo avuto anni positive per ‘uguaglianza. Dieci anni fa, circa il 39% degli uruguayani viveva al di sotto della soglia di povertà; l’abbiamo portato a meno dell’11% e abbiamo ridotto la povertà estrema dal 5% ad appena lo 0,5%”, spiega al The Guardian con orgoglio.Sono aumentati anche gli investimenti, passati da circa il 13% del PIL di dieci anni fa al 25% attuale. E poi ci sono i parchi eolici:”Entro il 2016 copriremo oltre il 30% del nostro fabbisogno energetico con fonti rinnovabili. Abbiamo approfittato del fatto che l’Europa era in crisi, e che alcuni progetti sarebbero più stati realizzati lì. Abbiamo iniziato a ricevere offerte per i parchi eolici a prezzi davvero convenienti”.Indimenticabile, in occasione della sessione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, lo scorso 24 settembre, il suo forte discorso in cui ribadì la necessità di puntare ad un mondo migliore: “Con il talento e il lavoro di squadra l’uomo può rendere verdi i deserti, coltivare il mare e mettere a punto metodi per usare l’acqua salata per l’agricoltura. Un mondo con una migliore umanità è possibile, ma forse oggi la prima priorità è salvare vite umane”, ha sottolineato Mujica.Nei passati cinque anni ha anche introdotto i matrimoni tra omosessuali, legalizzato l’aborto (in America Latina è legale solo a Cuba e Città del Messico) e la vendita di marijuana, con lo scopo principale di reprimere il traffico illegale della droga. Ecco cosa ha fatto il “presidente povero”, che si è sempre sentito il più ricco del mondo.

Roberta Ragni

ULTIMORA ONLINE
Questo sito non è un prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità.
Norme sulla privacy