Allenatori genitori e figli


download (3)

La lettera pubblicata dal Dispari, ripresa da internet, racchiude il significato del detto:” l’importante è partecipare, no vincere”. L’allenatore di calcio scrive una lettera alla madre che aveva ritirato il figlio, scarso, dalla squadra. “Per me che ho allenato un anno suo figlio, sapere che è sua intenzione quella di interrompere l’attività, è un piccolo-grande fallimento da allenatore. Un fallimento non solo come tecnico, ma anche come persona, indipendentemente da quelle che sono le problematiche singole del bambino, della famiglia.Volevo comunque dirle che suo figlio non sarà stato il migliore fisicamente, tecnicamente, tatticamente… ma eccelleva, era il più bravo, per la sua attenzione, per l’applicazione delle direttive dategli. Per il rispetto che ha sempre dimostrato nei miei confronti, durante gli allenamenti ed alle partite. In questo era il migliore”. Una lettera piena di significato. Dovrebbero leggerla molti allenatori di squadre isolane e altrettanti genitori,che credono che il figlio sia il Maradona di turno. Allenatori, che la domenica convocano in trasferta un piccolo giocatore che dopo una mareggiata e una panchina, non gioca, nemmeno i cinque fatidici minuti. E’ molto facile fare il mister a Ischia. Vedi chi gioca meglio e la domenica lo butti in campo. Invece il vero allenatore è quello che riesce a tirare fuori il meglio dal giocatore. Uno scarso, può diventare un sufficiente. Purtroppo non è così. Lo sport fa sempre bene. Anche se non si raggiungono livelli eccellenti. Bilardi, Taglialatela, Martusciello, Brienza, Buonocore, sono figli di un’isola che ha scritto il proprio nome nelle categorie più importanti. E’ vero erano bravi. Sono l’eccezione che conferma la regola. Quanti ragazzi ad Ischia sono bravi e potrebbero fare bene in campionati maggiori. Le società preferiscono puntare su giocatori del continente, invece di insegnare e lanciare i campioni di casa nostra. Vi assicurano che ci sono. Come vorrei una squadra dell’Ischia formata da giocatori ischitani. Lo sport è insegnamento di vita. Socializzazione e inserimento nella società. Il calcio è una macchina che va troppo veloce, senza accorgersi che ogni tanto bisogna fermarsi e riflettere sulle scelte. “Nello Sport ci vorrebbero più bambini come suo figlio e più genitori come lei.”(Damiano Dalerba & Stefano Cabot Direttori area noprofit di TeamArtist)

ULTIMORA ONLINE
Questo sito non è un prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità.
Norme sulla privacy