Raccolta differenziata ad Ischia siamo all’anno zero


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La proposta del movimento isolano 5 stelle. La produzione giornaliera di rifiuti sull’Isola d’Ischia si aggira intorno a 1,8 kg pro capite. Neanche una corretta e capillare raccolta differenziata riuscirebbe a scongiurare il problema socio-economico-ambientale mai risolto rappresentato da una tale mole di “scarti”.Se non viene ridotta ad un massimo di 0,7 kg la produzione pro die/pro capite, per poi intensificarne la corretta gestione con la raccolta differenziata, si alimentano veri e propri sprechi materiali, economici (diminuendo di dieci volte il conferimento, in comuni come Forio o Ischia si risparmierebbero non meno di 1 milione di euro annui) e inquinamento ambientale (discariche), oltre ai 650mila euro al giorno di multe UE.Una corretta gestione dei rifiuti, che genererebbe anche nuovi posti di lavoro, non è utopia; già accade altrove. E le soluzioni valide e di buon senso, che abbiamo già prospettato a più riprese e in tempi non sospetti, di certo non mancano!Coinvolgendo i cittadini in un processo di cambiamento si possono ottenere risultati eccezionali. Ma il problema dei rifiuti è politico: è l’intero ciclo che deve essere coordinato dal comune, il solo ad avere il potere di migliorarne la gestione.Ogni volta che acquistiamo un prodotto, nel prezzo è compreso il costo dell’imballaggio. Il Conai è il consorzio nazionale degli imballaggi ed è tenuto a riscuotere questo prezzo e a tenerlo in cassaforte per rigirarlo ai comuni sotto forma di contributi nel momento in cui, con la raccolta differenziata, viene restituito all’industria del riciclo. Ostinarsi per pigrizia o interesse a gettare tutto in discarica non è intelligente: paghiamo due volte il prezzo dell’imballaggio, una volta per acquistarlo e un’altra per tenerlo nascosto negli immondezzai!!!Ecco 2 proposte alle 6 amministrazioni isolane da attuare nell’immediato e soprattutto a costo zero:

– Deliberare l’obbligo, da parte di negozi ed attività commerciali, della vendita parallela di prodotti alla spina (almeno i detersivi).

– Deliberare lo sgravio di circa il 25% sulla TARSU/TARES a chi attua l’autosmaltimento della frazione umida (compostaggio).

 

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